Fondi Comuni di Investimento: 7 domande e 7 risposte per conoscerli meglio.
I Fondi Comuni di Investimento rivestono oggi un ruolo sempre più importante nella ricchezza finanziaria delle famiglie italiane e rappresentano uno degli strumenti più diffusi di gestione del risparmio.
I Fondi Comuni sono stati introdotti nell'ordinamento giuridico italiano nel 1983, iniziando ad operare l'anno successivo.
Oggi l'offerta al risparmiatore è molto vasta e articolata, tanto che risulta difficile per il cliente finale scegliere bene come e dove allocare i propri risparmi.
Queste sono le più frequenti e importanti domande che mi sento spesso porre relativamente ai Fondi Comuni:
1 Che cos'è un Fondo?
E' paragonabile a un contenitore istituito da una società specializzata nella gestione dei risparmi (SGR), che riunisce le somme di più clienti investendole in modo professionale.
Il Fondo è un prodotto facile e relativamente sicuro, suddiviso in tante parti unitarie (quote), che garantiscono ai sottoscrittori uguali diritti.
Il capitale qui investito è distinto dal capitale della SGR e depositato presso la banca depositaria che vigila sulla legittimità e regolarità dell'operato della SGR stessa.
2 Perché investire in un Fondo Comune?
All'interno di un Fondo tanti piccoli capitali sommati tra loro creano un capitale più grande che può essere investito nei mercati finanziari di tutto il mondo con importanti vantaggi (costi contenuti, accesso a molte informazioni, possibilità di diversificare
gli investimenti sottostanti).
I soldi qui investiti sono affidati a gestori professionisti che hanno l'unico scopo di proteggerli, tutelarli e farli crescere nel giusto orizzonte temporale.
3 Da cosa dipende il rendimento di un Fondo?
Il rendimento di un Fondo non si può conoscere in anticipo, non essendo infatti un investimento a reddito fisso.
Dipende invece dall'andamento dei mercati finanziari e dei titoli sottostanti che ne compongono il portafoglio.
E' sempre bene ricordare che i risultati passati non sono una garanzia sui rendimenti futuri.
4 Quanto costa investire in un Fondo Comune di Investimento?
Quando si investe in un Fondo è molto importante analizzarne i costi.
I costi sono riportati nel Prospetto Informativo, che però spesso non viene consegnato o non viene spiegato al risparmiatore.
Il costo principale è la commissione di gestione, una percentuale prestabilita e prelevata dalla SGR con lo scopo di remunerare la gestione professionale svolta, nonché banche o reti di consulenti che collocano la soluzione di investimento presso la clientela.
Và prestata attenzione alle possibili commissioni di ingresso, che intaccano il capitale investito, e ai possibili costi di uscita al momento del disinvestimento.
5 E' possibile investire a rate in un Fondo?
Certo, ed è una possibilità molto interessante.
L'acquisto a rate di un Fondo prende il nome di PAC o Piano di Accumulo.
Con il PAC il risparmiatore si impegna a versare con una cadenza concordata in partenza una rata di importo prestabilito, come nel caso di un pagamento rateale.
Il PAC ha generalmente una durata di almeno 5 anni ma tutto può essere gestito senza vincoli, in base a possibilità ed esigenze del cliente.
Scaglionare i versamenti nel tempo permette di acquistare quote di un Fondo in svariate condizioni di mercato, sia durante i momenti di rialzo, che anche "a saldo" in fasi di ribasso, mediando così i prezzi di acquisto e riducendo il rischio di possibili
perdite.
6 Ogni quanto tempo è consigliabile controllare il valore degli investimenti in Fondi Comuni?
I Fondi sono soluzioni di investimento generalmente di medio-lungo periodo.
Il portafoglio in Fondi va quindi consultato saltuariamente evitando il continuo confronto con le notizie finanziarie e con l'andamento dei mercati.
Ritengo consigliabile valutare i propri investimenti 2 o 3 volte l'anno, meglio se affiancati da un Consulente Finanziario che conosce la situazione e che può eventualmente consigliare modifiche al portafoglio.
7 Posso disinvestire quando voglio da un Fondo o sono obbligato a tenerlo per un certo tempo minimo?
No, i Fondi Comuni di Investimento non hanno obblighi di tenuta dell'investimento stesso.
Il sottoscrittore può uscirne quando vuole in base alle sue scelte o necessità.
E' importante però capire se il disinvestimento comporta una penale di uscita.
Quando poi si disinveste dal Fondo, si incassa il controvalore delle quote possedute secondo la quotazione del giorno.
Gestisci le tue preferenze
I cookie sono piccoli file di testo che vengono utilizzati per recuperare informazioni. Per garantire la privacy, da questo pannello è possibile esprimere le proprie preferenze per ogni tipologia di cookie che adottiamo.
Cookie Tecnici
Sono informazioni strettamente necessarie utilizzate per il corretto funzionamento del sito web. Ad esempio, utilizziamo un cookie tecnico per salvare le preferenze sui cookie da utilizzare.
Cookie Analitici
Vengono utilizzati per raccogliere informazioni ed effettuare delle statistiche. Questi dati ci permettono di capire come i visitatori interagiscono con il sito e questo ci permette di migliorare la navigazione e le performance.