Una delle più celebri frasi del grande Warren Buffett è “
Il mercato azionario è una macchina che serve a trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti”.
Sui mercati finanziari serve allora avere pazienza.
Si tratta di un concetto piuttosto semplice che, tuttavia, risulta spesso estremamente difficile da mettere in pratica.
Ora, non so se lo sai, ma nella giornata di Martedì 3 Settembre il titolo azionario del momento, Nvidia, ha perso in un solo giorno il 9,50%.
-280 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Un pò come se, da un giorno all’altro, fosse scomparsa Netflix in Borsa.
O, peggio, come se 1/3 di Borsa Italiana fosse evaporata dall’oggi al domani.
Non era mai successo in tutta la storia del mercato azionario americano che un solo titolo perdesse in un solo giorno un così alto controvalore di capitalizzazione.
Ma Nvidia è anche recidiva…
Se prendiamo infatti le 10 massime perdite di capitalizzazione di Borsa registrate in un solo giorno, da tutte le società americane nella storia del mercato Usa, si scopre che 8 di queste 10 appartengono a Nvidia.
E tutte queste 8 sono perdite registrate nell’anno in corso.
Attenzione però: se guardiamo all’ultimo anno borsistico, il titolo Nvidia mantiene ancora una performance stellare (+120%).
Ma queste ripetute perdite ci portano a un altro mantra del buon Warren, “Il prezzo è ciò che paghi, il valore ciò che ottieni”.
Mettiamola semplice.
Se il tuo negozio di fiducia dovesse più che raddoppiare i suoi prezzi nel giro di un anno, non andresti forse in cerca di un altro negozio dove poter acquistare la stessa merce ad un prezzo più conveniente?
Se accetti altrimenti di pagare quel prezzo, è perché sarai convinto che corrisponda effettivamente al reale valore del prodotto che intendi acquistare.
Non trovi?
Eppure, sui mercati azionari funziona spesso al contrario.
Quando un titolo sale in maniera importante, la voce si diffonde, e l’avidità porta le persone a voler acquistare quel titolo.
Sempre citando il grande Buffett “Sii timoroso quando gli altri sono avidi, e avido quando gli altri sono timorosi”.
E’ per questo che si parla dell’emotività dei mercati, che, fatti da persone, vivono le nostre tipiche emozioni: paura, euforia, avidità…
Ora, chi possiede azioni Nvidia e sta registrando una perdita, deve aver acquistato il titolo nelle ultime settimane.
Le possibilità sono allora due:
1. Si è convinti, per qualche motivo, che l’azienda valga più del suo attuale prezzo di Borsa e, per ragion di logica, si dovrebbe tenere il titolo;
2. Ci si è fatti trascinare dall’euforia e dal fatto di non voler essere esclusi dal rialzo del titolo, e si deve pertanto scegliere di uscire, probabilmente in perdita, dall’investimento fatto, o attendere con pazienza un rimbalzo del titolo stesso.
In ogni caso, qualche settimana, qualche mese, ma anche pochi anni, non rappresentano un arco di tempo sufficiente per valutare la bontà di un investimento.
Nessuno sa prevedere il futuro, ed anche Warren Buffett, con il senno di poi, ha fatto degli errori vendendo titoli che sarebbero poi ulteriormente saliti.
Ciò che conta è essere consapevoli dei rischi di cui ci si fa carico, ed investire sempre con equilibrio evitando in partenza ciò che veramente può incrinare e rovinare la propria situazione economico-finanziaria.
Il mio consiglio è quello di calcolare a dovere le proprie disponibilità, di porsi degli obiettivi da raggiungere nel tempo e grazie al tempo, e di testare strada facendo la propria predisposizione al rischio e al saper affrontare le perdite.
Perché, sempre citando il grande Oracolo di Omaha, “Il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo”.
Investire in un titolo perché sale e lo fanno tutti significa giocare d’azzardo.
Bisognerebbe conoscere ciò che si acquista, altrimenti è consigliabile affidarsi a un professionista.