Menu
www.davideberto.it2024-10-11
  • play_arrow
    volume_up
    volume_down

    L' INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA LEZIONE DI ISAAC NEWTON

    Oggi si fa un gran parlare di intelligenza artificiale.
    Anche quando i mercati azionari rallentano, i titoli legati all'AI continuano a salire senza sosta.
    Nvidia docet...
    Perché da sempre l'innovazione nell'economia reale si intreccia con l'esuberanza finanziaria.
    A tal proposito, credo sia opportuno rispolverare la lezione che indirettamente ci ha lasciato Isaac Newton ormai 300 anni fa: puoi anche essere un genio, ma se non capisci ciò che stai facendo, puoi andare incontro a delle gran brutte sorprese.
    Seguimi.

    Nel 1720, Newton vendette le sue azioni della South Sea Company per 7.000 sterline, realizzando un profitto del 100%.
    Erano anni caratterizzati da una grande innovazione: lo sviluppo del commercio internazionale, con il Regno Unito a far da attore dominante.
    Newton commentò l'incredibile ascesa del titolo della Compagnia con una frase diventata famosa: "non ho difficoltà a calcolare il moto delle stelle, ne ho di fronte alla follia umana...".
    Ma la Compagnia dei Mari del Sud, pur avendo il monopolio degli scambi (di beni, servizi e schiavi) con il Sud America, doveva pur difendersi dalla consolidata presenza su quelle rotte di spagnoli e portoghesi.
    Cosa che gli investitori locali, presi da grandi aspettative sui crescenti profitti, non consideravano.
    Eppure Newton era un investitore abituale con solide conoscenze finanziarie, e con un passato anche da direttore della Zecca di Stato.
    Dopo aver venduto, vedendo il titolo continuare a salire, Newton iniziò a scalpitare, finché ripensò alla sua decisione di vendita.
    Colpito dalla paura di essere rimasto fuori da ulteriori guadagni, ricomprò le azioni della società a un prezzo molto più alto, investendo ben 20.000 sterline.
    Tuttavia, nel giro di pochi mesi, il valore di quelle azioni si sgretolò progressivamente ma inesorabilmente, causando enormi perdite a Newton e a molti altri investitori di Londra.
    Benjamin Graham, uno dei più grandi investitori della storia, ha allora ragione quando dice che "il peggior nemico dell'investitore è lui stesso".
    Negli investimenti il carattere è infatti spesso più importante dell'intelligenza.

    Oggi quindi stiamo osservando il gonfiarsi di una bolla speculativa nei titoli legati all'ambito dell'intelligenza artificiale?
    Dobbiamo dire di no per definizione, perché le bolle non sono prevedibili, ma si possono identificare solamente in seguito al loro scoppio.
    Dobbiamo tuttavia anche ricordare che le dirompenti novità, combinate con la scarsità di informazioni al riguardo, possono essere un mix molto pericoloso per l'investitore, come ci ha insegnato Newton con la sua personale disavventura.
    Gli ingredienti sono sempre gli stessi: innovazione, aspettative crescenti, transazioni febbrili...
    Fino allo scoppio della bolla.

    Con questo non intendo dire che Nvidia sia paragonabile alla Compagnia del Sud del 1720, ma la lezione di Newton resta valida ed è meglio non dimenticarla.
    Anche una mente brillante come la sua, è caduta vittima di comuni bias cognitivi, come:
    - la paura del rimpianto, che può portare a vendere troppo in fretta dei titoli vincenti, o, al contrario, tenere troppo a lungo in portafoglio dei titoli perdenti;
    - l'effetto gregge, quando gli investitori seguono la folla e basano le loro scelte di investimento sulle azioni e sui comportamenti degli altri investitori;
    - la FOMO (Fear of Missing Out), ovvero il timore di venire esclusi dallo svilupparsi di opportunità e conseguenti gratificazioni sociali.

    Se Newton avesse avuto con sé un bravo Consulente di fiducia, magari meno intelligente ma più esperto di lui, probabilmente sarebbe stato dissuaso dal reinvestire, o almeno sarebbe stato consigliato di farlo con una somma più contenuta.
    Impariamo allora dalla storia: investire con prudenza e consapevolezza è fondamentale per evitare le trappole dell'emotività e dei comportamenti irrazionali.
  • E' tutto per questo mese di Giugno.
    Ti auguro un piacevole fine settimana.
    Un caro saluto.

    Davide