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www.davideberto.it2024-10-11
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    RISCATTO DI LAUREA: MEGLIO NON TEMPOREGGIARE, MA ATTENZIONE ALLE TRAPPOLE

    Hai una laurea in tasca?
    Oggi ci addentriamo in un argomento cruciale per il tuo futuro: il riscatto degli anni di studio e le sue implicazioni sulla tua pensione.

    In un contesto economico in cui l'inflazione e le variabili finanziarie incidono profondamente sulle nostre scelte e sulle nostre tasche, è fondamentale comprendere le migliori strategie per ottimizzare la pianificazione pensionistica.
    Fino al 2019, il riscatto degli anni di laurea era spesso ostacolato dal suo costo, legato al reddito del richiedente e soggetto a un aumento proporzionale al ritardo nella richiesta: più tardi lo si effettuava, maggiore solitamente era la sua onerosità.
    Questo scoglio è stato superato con l'introduzione del "riscatto di laurea agevolato", che ha fissato il costo a 5.240 € per ogni anno di studio, indipendentemente dall'età della richiesta.
    Non possiamo tuttavia ignorare un dettaglio importante: il costo del riscatto è stato indicizzato all'inflazione.
    Quello che sembrava un vantaggio nel 2019 alla vigilia della pandemia, oggi si presenta sotto una nuova luce, con un costo che attualmente ha superato addirittura i 6.000 € per anno di studio a causa dell'incremento dell'inflazione.
    In soldoni, stiamo parlando di un aumento di 837 € in 5 anni, da moltiplicare per ogni anno di studio riscattato.
    Certo, il costo totale può essere saldato in 120 rate.
    Certo, il tutto è fiscalmente deducibile.
    Ma resta il fatto che si tratta di un aumento non di poco conto.

    Cosa possiamo imparare da tutto ciò?
    Sicuramente che per decidere se riscattare o meno gli anni di laurea, è comunque meglio non temporeggiare: il nuovo meccanismo di legge mette al riparo dagli incrementi del reddito, ma non da quelli dell'inflazione.

    Andando oltre, la riflessione fondamentale è un'altra: il riscatto di laurea contribuirà effettivamente al nostro benessere pensionistico? 
    La risposta a questa domanda non è affatto scontata, e dipende da quando si è iniziato a lavorare e dalla propria storia contributiva.
    L'anno spartiacque è il 1996.
    Se hai iniziato l'università dopo il 96, il riscatto agevolato è solitamente una scelta logica, tranne per chi ha dei redditi particolarmente bassi.
    Diverso è il discorso se hai iniziato gli studi prima del 1995 ma hai iniziato a lavorare dopo il 1996: per te la beffa può essere dietro l'angolo, perché il riscatto potrebbe addirittura farti andare in pensione più tardi.
    Infine, sei hai iniziato sia a studiare che a lavorare prima del 1996, la scelta del riscatto agevolato può comportare una significativa riduzione dell'assegno pensionistico.
    L'alternativa è l'opzione, non certo facile, del più oneroso riscatto tradizionale, basato sul reddito.

    Non voglio addentrarmi oltre in complicate analisi, è però cruciale comprendere che le decisioni in quest'ambito, come tutte quelle di natura finanziaria d'altra parte, sono complesse e possono avere un impatto significativo sulla tua vita futura.
    È quindi consigliabile rivolgersi a dei consulenti previdenziali esperti, capaci di guidare attraverso le opzioni disponibili e le loro implicazioni.
    Se hai una laurea in tasca, ti invito allora a riflettere su queste considerazioni, ed a valutare attentamente la questione per garantirti una pensione il più possibile soddisfacente.
  • Ti auguro un sereno fine settimana.
    Un caro saluto.

    Davide