Menu
www.davideberto.it2024-07-27
  • play_arrow
    volume_up
    volume_down

    BASTEREBBE POCO, MOLTO POCO

    Siamo tutti consapevoli che la perfezione sia un'illusione.
    Ma ciò non ci impedisce di cercare il costante miglioramento, di educarci e di crescere in ogni ambito della vita.
    Frequentiamo per questo scuole, università (anche della terza età), corsi di formazione.
    Leggiamo libri e giornali.
    Cerchiamo informazioni sui media e online, sempre alla ricerca di nuove conoscenze e competenze. 

    C'è tuttavia un ambito, un settore, in cui questa ricerca sembra svanire: quello dell'educazione finanziaria e degli investimenti.
    E' triste constatare che, nonostante l'abbondanza di risorse e informazioni disponibili, il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani rimanga incredibilmente basso.
    Eppure basterebbe poco, molto poco, per evitare quei tipici errori che inficiano le performance di lungo periodo degli investimenti finanziari.
    Quali?
    Vediamo assieme qualche esempio.

    IMMOBILISMO
    Ammontano a 1.750 i miliardi di € ancora fermi sui conti correnti e sui depositi a breve termine.
    Questa enorme cifra testimonia la generale ritrosia degli italiani a prendersi del rischio.
    O, forse, semplicemente la fatica di prendere la decisione di investire.

    ECCESSIVA AVVERSIONE ALLE PERDITE
    Chiaro, a nessuno piace perdere denaro.
    Ma l'eccessiva paura porta a un'errata percezione del rischio.
    Cosa può farci veramente perdere denaro quando investiamo?
    3 sono i motivi principali:

    - La mancata diversificazione degli investimenti è ancora, purtroppo, uno degli errori più ricorrenti: se non sono guidati da un bravo professionista, gli individui tendono ad investire in pochi titoli, e prevalentemente domestici (home bias).

    - L'errato coordinamento tra gli investimenti e il tempo a disposizione (orizzonte temporale) per gli stessi: se investo ripetutamente a un anno per 10 anni, sembra di rischiare di meno, ma in realtà il rendimento di breve termine che si ottiene non è statisticamente stato in grado di coprire l'inflazione.
    Altra cosa è un progetto di pianificazione finanziaria pensato, almeno inizialmente, per il lungo periodo: se si ha bisogno di disinvestire ben prima del momento inizialmente previsto in fase di progettazione, è probabile incorrere in cattive sorprese lato controvalore del disinvestito.

    - L'inflazione: se nel lungo periodo non ottengo un rendimento reale positivo mi sto impoverendo, anche se nominalmente mi sembra di avere gli stessi soldi (o anche un pò di più) di prima.

    . PANIC SELLING
    Quando i mercati scendono, la paura spinge a vendere e ad uscire dagli investimenti fatti.
    Questo molto spesso proprio nel momento in cui sarebbe invece opportuno comprare, vista la discesa dei prezzi d'ingresso nel mercato.
    Peggio ancora quando si insegue il market timing, ossia il momento migliore per entrare (on) ed uscire (off) dal mercato.
    Meglio stare sempre investiti se possibile.

    Non occorre allora una laurea specifica per essere, o per diventare, degli investitori intelligenti.
    Basta un pò di educazione.
    Un pò di disciplina.
    Magari anche un buon Consulente Finanziario al proprio fianco, soprattutto nei momenti più difficili.
  • Passo e chiudo.
    Ti auguro un sereno fine settimana.
    Un caro saluto.

    Davide