I
pleasure asset stanno rivestendo un'importanza sempre crescente nei patrimoni di individui e famiglie.
Ma che cosa sono i pleasure asset?
Si vanno a racchiudere in queste due parole i beni artistici, le auto d'epoca, i gioielli e gli orologi, i vini e i distillati da collezione, e perfino gli accessori moda, come alcune borse Hermès che sono state battute all'asta per centinaia di
migliaia di €.
L'aumento di ricchezza prodottosi negli ultimi anni, unito alle esigenze di protezione dall'inflazione e di diversificazione degli investimenti, viste anche le frequenti turbolenze sui mercati finanziari, ha dato una spinta agli acquisti di beni di questo
tipo.
Oltre ad appagare il proprio gusto personale, questa tipologia di beni può permettere anche di conseguire ritorni importanti, tant'è che sono diventati una vera e propria asset class da investimento.
Pensa che, negli ultimi anni, sono nati anche specifici fondi di investimento dedicati a questi oggetti, e diverse banche concedono forme di finanziamento accettando opere d'arte come garanzia.
Esiste addirittura un indice che monitora l'andamento degli investimenti di passione: si tratta del Knight Frank Luxury Investment Index, un paniere che nello scorso 2022 ha saputo proteggere e performare alla grande rispetto alle tradizionali
asset class da investimento, chiudendo l'anno addirittura con un fragoroso +16%.
L'arte, in particolare, ha messo a segno un balzo del 29%.
In molti casi, i pleasure asset sono detenuti direttamente dalla persona fisica, il che, se da un lato consente un'ampia flessibilità di gestione, dall'altro può presentare qualche potenziale criticità.
In altri casi fanno invece parte di una collezione, che spesso possiede, in quanto tale, un valore intrinseco superiore rispetto alla somma dei singoli beni.
La detenzione personale reca in sé il rischio della possibile parcellizzazione di tale collezione alla morte del proprietario, con compromissione tanto del suo valore economico, quanto dell'interesse collettivo alla tutela del patrimonio artistico.
Va quindi considerata la possibilità di detenere tali asset attraverso un veicolo societario, che funga da "cassaforte di famiglia" per raccogliere e custodire beni di diversa natura: immobili, preziosi, partecipazioni societarie, auto d'epoca...
Per chi fosse un vero benefattore, esiste poi anche la possibilità di creare una fondazione.
In questo caso i beni escono dal patrimonio del fondatore, e vengono destinati a perseguire lo scopo sociale voluto dallo stesso.
Non solo arricchimento personale quindi, ma anche vantaggi per la collettività, specialmente quando si parla di opere d'arte, di cui il nostro paese è particolarmente ricco.
Due cose per concludere questo particolare argomento.
Nei giorni scorsi sono incappato nella lettura di un articolo che trattava di orologi di lusso di seconda mano.
Negli ultimi anni il loro valore è cresciuto mediamente del 7% annuo, fino anche al +27% dal 2020 al 2022.
Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet hanno visto il proprio valore crescere del 20% annuo fra il 2018 e il 2022, rispetto a un tasso annuo dell'8% per l'indice azionario americano S&P 500.
Ma i prezzi degli orologi di lusso hanno sovraperformato l'S&P anche durante la recessione del 2007-2009, e gli sono bastati meno di due anni per riprendersi dal crollo del 2008.
Un mercato aiutato, negli ultimi anni, anche dallo sviluppo di specifiche piattaforme online di vendita, come WatchBox, Chrono24 e Watchfinder.
I modelli attualmente più richiesti sul mercato dell'usato?
Patek Philippe Nautilus, Audemars Piguet Royal Oak e Rolex Daytona e GMT-Master.
Ma anche Azimut, nei giorni scorsi, ha lanciato Automobile Heritage Enhancement: un interessantissimo fondo d'investimento con un portafoglio sottostante costituito da auto storiche.
Il portafoglio, in fase di costruzione, investirà in auto con un importantissimo valore, come Alfa Romeo, Bugatti, Ferrari, Maserati, McLaren, Mercedes, Pagani, Porsche...
Il tutto diversificando in più strategie: semplice acquisto di auto già perfettamente in ordine, acquisto (a forte sconto) e restauro di pezzi non comuni per ottenerne un forte successivo incremento di valore, acquisto e gestione di intere collezioni,
nonché l'acquisto di prototipi e vere e proprie opere d'arte legate al mondo dell'auto.
Insomma, un tema, quello dei pleasure asset, di grande, grande interesse e potenziale.
Certo, non adatto a tutte le tasche...