Secondo Morgan Housel, alcuni dei migliori esempi di comportamento finanziario intelligente si possono trovare in un luogo improbabile oltre che impensabile: i casinò di Las Vegas.
Qui, un piccolo gruppo di giocatori di blackjack che pratica il conteggio delle carte, può insegnare alle persone normali qualcosa di molto importante sulla gestione del denaro: l'importanza di lasciare sempre un margine di errore.
Un giocatore che conta le carte sa che sta praticando un gioco di probabilità.
Non di certezze.
C'è sempre una probabilità di errore.
Serve allora umiltà: scommettere troppo anche quando le probabilità sembrano totalmente a nostro favore, può portarci a perdere così tanto da non poter più rimanere in gioco.
E' necessario allora farsi trovare pronti, lasciarsi un margine di errore e sapere cosa fare nel caso in cui i nostri piani non vadano, come previsto, in porto.
La storia è lastricata di buone idee spinte però troppo oltre, fino a diventare indistinguibili dalle cattive idee.
Lasciare spazio all'errore è saggio.
Significa riconoscere che l'incertezza e il caso, l'ignoto, sono una parte ineliminabile della vita.
Avere un margine di sicurezza (o, appunto, di errore) è l'unico modo efficace per muoversi nel mondo del denaro, un mondo governato dalle probabilità e non tanto dalle certezze.
Lo diceva anche il grande investitore Benjamin Graham: "il mondo non va visto in bianco e nero, come l'alternativa tra un futuro prevedibile e un salto, invece, nel buio".
E' intelligente muoversi nell'area grigia, aprendosi a un ventaglio di possibili esiti, ed esservi ragionevolmente preparati.
Ma si sa, l'esperto che enuncia certezze incrollabili otterrà molti più seguaci di quello che dice: "Non possiamo saperlo con sicurezza"...
In ambito finanziario, i più alti guadagni arrivano di rado, perché non accadono spesso o perché richiedono tempo per accumularsi.
Così, la persona che imposta la sua strategia di investimento lasciandosi un ragionevole margine di sicurezza (ovvero della liquidità), potrà meglio tollerare le difficoltà cicliche che interverranno dal lato degli investimenti.
Si crea così un vantaggio rispetto a chi, invece, va all-in, perché, in questo ultimo caso, quando si sbaglia si perde tutto: game over, inserisci un'altra moneta.
Bill Gates lo sapeva bene.
Quando Microsoft era un'azienda giovane, ha adottato un approccio estremamente prudente, "volevo avere i soldi in banca a sufficienza per pagare gli stipendi di un anno, anche se non mi fossero arrivati pagamenti".
Warren Buffet ha espresso un'idea simile quando, nel 2008, ha detto agli azionisti della sua Berkshire Hathaway "ho promesso a voi, alle agenzie di rating e a me stesso, di gestire sempre Berkshire con una liquidità più che sufficiente. Se sono costretto a scegliere non scambierò neanche una notte di sonno sereno con la possibilità di extra profitti".
La domanda da porsi allora è: posso sopravvivere se i miei investimenti perdono il 30%?
Sulla carta forse anche sì, ma mentalmente?
Diversi investitori si sono ritirati dopo una perdita perché esausti.
Fisicamente esausti.
Un foglio excel è bravo a dirti quando i conti tornano e quando no.
Ma non è bravo a dirti come ti sentirai quando metterai a letto i bambini la sera, e ti chiederai se le tue decisioni sbagliate stanno rubando loro il futuro.
La soluzione però c'è ed è semplice: usa il margine di errore nella stima dei rendimenti futuri.
Ipotizza, cioè, che i rendimenti ottenibili siano inferiori di 1/3 rispetto alla loro media storica.
In questo modo si è portati a risparmiare di più, 1/3 in più, creando così un cuscinetto di liquidità che basterà a farti dormire sereno la notte.
E se invece il futuro, in termini di rendimenti, dovesse somigliare al passato...rimarrai piacevolmente sorpreso.
Citando Charlie Munger: "Il miglior modo per raggiungere la felicità è puntare in basso".
Proprio ciò che bisognerebbe fare è amare il rischio, ma essere completamente avversi alla rovina.
Per fare strada, in generale, è necessario correre dei rischi, ma non vale mai la pena rischiare tutto.
Una persona che ha perso la casa nel 2009, non ha potuto trarre vantaggio dalla riduzione dei tassi sui mutui nel 2010.
Lehman Brothers non ha potuto investire a buon mercato nel 2009 perché aveva già chiuso bottega.
Bisogna allora assicurarsi di restare in piedi abbastanza a lungo, affinché i rischi che ho scelto di correre diano i loro frutti.
C'è poco da fare, per avere successo bisogna anzitutto essere vivi!
Il problema è che possiamo prevedere molti rischi, tranne quelli che non ci vengono in mente perché troppo assurdi.
E sono proprio questi eventi assurdi a poter essere i più dannosi, perché si verificano più spesso di quanto immaginiamo, e perché non siamo preparati ad affrontarli.
Non ci si può preparare a dei territori inesplorati, ma una buona regola generale in molti aspetti della vita è che tutto ciò che può rompersi, prima o poi, si romperà.
Venendo al lato pratico, il punto di vulnerabilità più grave, per quanto riguarda i soldi, è fare affidamento soltanto su una busta paga per rispondere alle esigenze di spesa a breve termine, senza avere un cuscinetto di risparmi da parte che
creino uno scarto tra le spese previste e quelle, in futuro, possibili.
E' importante ricordare, infine, che non serve un motivo specifico per risparmiare.
E' giusto farlo per una macchina, una casa, la pensione ... ma è altrettanto importante farlo per le cose che non possiamo prevedere e neppure comprendere.
Premunirsi finanziariamente solo per i rischi noti non ci dà un margine di sicurezza sufficiente per sopravvivere nel mondo reale.
Ecco allora perché la parte più importante di ogni piano è sapere cosa fare quando le cose non vanno secondo i piani.
Anche per questa 7in7 con Morgan Housel è tutto.
Appuntamento al prossimo 2 Giugno, con il capitolo numero 14 dedicato alle difficoltà della pianificazione di lungo periodo.