Nella mia
7in7 del 7 Aprile, ho ritenuto opportuno raccontarti, spero in maniera chiara e comprensibile, di quanto accaduto nelle scorse settimane a
Silicon Valley Bank e a
Credit Suisse.
Oggi voglio invece spiegarti cosa accade ai soci (gli azionisti), ai creditori (gli obbligazionisti), ed ai clienti (correntisti e investitori), quando si verificano default bancari ed eventi di questa portata.
Andiamo!
- GLI AZIONISTI O SOCI
In caso di fallimento di una banca (o di un'azienda) sono "l'ultima ruota del carro".
A loro rimangono infatti le eventuali briciole.
Non c'è tutela prevista per chi decide di investire nel capitale di un'azienda, diventandone di fatto socio.
Nel caso di Credit Suisse, l'azione vale ora 0,85 franchi svizzeri, con perdite del 90% negli ultimi 12 mesi e del 95% negli ultimi 5 anni.
E' già tanto che l'azione non sia stata azzerata.
L'azione di SVBank è stata invece proprio cancellata e delistata, con gli azionisti che hanno perso tutto quanto investito nel titolo.
- GLI OBBLIGAZIONISTI O CREDITORI
Gli obbligazionisti sono coloro che prestano capitali alla banca (o all'azienda), in cambio della promessa del pagamento di un interesse, e della restituzione della somma a scadenza del titolo obbligazionario.
Ci sono diverse tipologie di obbligazioni in circolo.
Le obbligazioni senior, quelle "normali", sono le più protette, e chi le detiene potrebbe anche non perdere nulla nel caso in cui sia rimasta liquidità a sufficienza in pancia all'azienda fallita (o incorporata) da rimborsare gli investitori.
Gli obbligazionisti senior di Credit Suisse, ad esempio, sono stati tutelati al 100% e non perderanno nulla di quanto prestato a suo tempo alla banca.
Le obbligazioni subordinate sono invece quelle che vengono rimborsate in seconda battuta, solo se rimane della liquidità dopo aver soddisfatto gli obbligazionisti senior.
Essendo così dei titoli più rischiosi, pagano delle cedole più elevate rispetto alle obbligazioni normali.
Le obbligazioni convertibili sono poi un'ulteriore, particolare categoria di titoli di debito, ancora più remunerativa, e pertanto ancor più rischiosa, prive di protezione e tutela con il rischio, per chi le ha sottoscritte, di veder perdere
completamente il loro valore in caso di fallimento della banca o azienda emittente.
> Azionisti e obbligazionisti hanno investito SULLA banca.
Se la banca va male, possono perdere (in tutto o in parte) quei soldi investiti.
- I CORRENTISTI O NORMALI CLIENTI
Chi ha soldi depositati sui conti correnti, sia di Credit Suisse ma anche di SVBank, non perde nulla.
Anche i depositanti sono tecnicamente e teoricamente dei creditori della banca, ma, nella pratica, venire meno all'obbligo di restituzione dei depositi sul conto significherebbe innescare una sistemica crisi di sfiducia nei confronti dell'intero sistema.
Governi e regolatori conoscono bene questo aspetto, e prima di far perdere anche solo 1€ ad un depositante ci penseranno bene.
Per questo, le autorità svizzere e quelle americane sono state molto attente a tutelare chi aveva semplicemente "parcheggiato" le proprie disponibilità, senza l'intento di investire o speculare.
Il governo Biden, in particolare, è intervenuto per garantire le somme di tutti i correntisti, anche di quelli che avevano ben più di 250mila $ in conto corrente (soglia limite prevista dalla normativa statunitense per essere completamente protetti).
In Italia la soglia di protezione in conto corrente è di 100.000 € per singolo cliente.
> I correntisti non hanno investito.
Se la banca dove hanno depositato i loro risparmi versa in cattive condizioni, è molto poco probabile (certo, non impossibile) che perdano i loro soldi.
Sono i primi ad essere garantiti.
- GLI INVESTITORI IN ALTRI STRUMENTI
Chi, invece, ha investito in strumenti finanziari (ETF, fondi comuni, azioni e obbligazioni di altre società quotate) collocati dalla banca e depositati sul dossier titoli dell'istituto intermediario, non soffrirà alcuna perdita.
I soldi di questi investitori non sono in alcun modo negli attivi dell'istituto, ma investiti anche tramite Società di Gestione del Risparmio (SGR) in una pluralità di titoli.
> Gli investitori hanno investito CON la banca.
I loro soldi non sono finiti nel patrimonio della banca stessa, e non sono pertanto aggregabili nel caso di un suo dissesto.
Queste differenze vanno tenute bene a mente prima di depositare o investire i propri soldi.
Possono ricordarci l'importanza della diversificazione, per investire con cognizione di causa e non "innamorarsi" di un singolo titolo o di una singola azienda, per quanto promettente possa essere.
Possono ricordarci l'importanza di una corretta informazione, per non cadere nel panico quando accadono eventi come quelli recenti.
Possono ricordarci, infine, quanto sia importante rivolgersi a dei professionisti formati e fidati per la gestione dei risparmi, ed anche, possibilmente, per aumentare la propria conoscenza ed educazione finanziaria.