Recentemente è scoppiato il caso, soprattutto qui in Veneto, della New Financial Technology (NFT), nome altisonante di una società nata a Silea, nel trevigiano, con una sede legale a Londra e altre ramificazioni a Dubai.
Non so se ne hai sentito parlare, ma i suoi soci promettevano ai clienti-investitori rendimenti certi mensili del 10%.
10 mesi, in sostanza, per raddoppiare il proprio capitale, partendo da una base di partenza di almeno 10.000 € investiti.
Sembrano ben 6.000 le persone cadute nella truffa, per 100 milioni di € che non si sa, allo stato attuale, dove siano veramente finiti.
La società millantava investimenti legati al mondo delle criptovalute.
Gli elevati guadagni certi (in un mondo però incerto...) dovevano arrivare da pseudo operatività di arbitraggio all'interno delle varie piattaforme esistenti di valute digitali.
Il caso è scoppiato quando NFT ha fatto sapere che non avrebbe pagato gli interessi di Luglio.
Ora sono ovviamente in corso gli accertamenti delle autorità giudiziarie, che indagano per truffa ed esercizio abusivo di intermediazione finanziaria.
Ma cosa può insegnare questa ennesima vicenda di "risparmio tradito"?
1. IL MIRAGGIO DI UN GUADAGNO CERTO ED ELEVATO
Come detto, la New Financial Technology, dietro un investimento iniziale di almeno 10.000 €, garantiva interessi mensili del 10%.
Un tasso davvero allettante, soprattutto in un contesto di mercato ribassista come quello attuale, con le borse mondiali che perdono molto da inizio anno, e le obbligazioni in sofferenza per l’aumento dei tassi d'interesse.
Proprio per queste ragioni ma non solo, quel 10% “è troppo bello per essere vero”.
Una proposta decisamente fuori categoria.
Potresti obiettare che il Bitcoin e le altre criptovalute ci hanno abituato ad ampie oscillazioni verso l’alto e verso il basso.
Ma com'è possibile garantire guadagni certi in un contesto di mercato così volatile?
2. LA TRAPPOLA MENTALE DELL'ECCESSO DI FIDUCIA
Questo 2022, soprattutto per le criptovalute, ha tutte le caratteristiche di un “anno da dimenticare”.
Un anno, infatti, caratterizzato da diversi shock, tra cui il crollo delle stablecoin, la bancarotta a Luglio di Celsius (piattaforma di trading e prestito di criptovalute con 1,7 milioni di clienti), e la sospensione dei prelievi
in diverse piattaforme.
Bitcoin ed Ethereum, le criptovalute di gran lunga più popolari, perdono oltre il 50% dall’inizio dell’anno contro il dollaro.
TerraUSD ha addirittura azzerato il suo valore.
Potrai obiettare che la capitalizzazione di mercato è esplosa negli ultimi anni, per cui sono diventate un asset troppo grande per essere ignorato.
Ti consiglio tuttavia di stare attento a non cadere nella trappola mentale dell’eccesso di fiducia in te stesso, che ti fa dare più peso e attendibilità alle notizie che supportano la tua tesi sul potenziale delle criptovalute.
Gli studiosi dicono infatti che "meno si sa e più si è sicuri".
Questo detto ben si applica al mondo delle monete digitali, per le quali molti aspetti rimangono ancora oscuri.
3. CONOSCERE LE REGOLE DEL GIOCO
Gli operatori in valuta virtuale devono essere iscritti in un apposito registro gestito dall’Organismo Agenti e Mediatori, altrimenti l’attività è considerata abusiva.
L’obbligo è in vigore da Maggio, e l’elenco è consultabile liberamente.
New Financial Technology non è (ovviamente) presente in questo elenco.
Quando ci si avvicina ad attività e realtà finanziarie che non si conoscono, è buona regola informarsi per evitare cattive sorprese.
Internet è diventato uno degli strumenti più utilizzati per le truffe, ma ci sono segnali di allarme che ci possono aiutare a non cadere vittime di chi ci promette rendimenti da sogno.
Non avere risposte chiare dall’intermediario, essere spinti a prendere decisioni affrettate, non trovare informazioni adeguate sul sito dell’azienda o sulla sua sede, sono tutte situazioni di cui è bene diffidare.
4. MEGLIO AVERE UN CUSTODE
A differenza degli intermediari autorizzati, le piattaforme di criptovalute non sono tenute ad alcuna garanzia sulla qualità del servizio, non devono rispettare requisiti patrimoniali o procedure di controllo interno e gestione dei rischi, con conseguente
elevata probabilità di frodi ed esposizione ai crimini informatici.
Gli investitori non hanno neanche la sicurezza sull'immediata conversione di Bitcoin & Co. in una moneta ufficiale a prezzi di mercato.
Per farti meglio comprendere le differenze, facciamo l’esempio delle Società di Gestione del Risparmio.
In Italia le SGR devono essere autorizzate dalla Banca d’Italia, sentita la Consob, e iscritte quindi in un apposito albo.
Hanno l’obbligo di un capitale minimo non inferiore a 1 milione di €, e il patrimonio dei prodotti da loro gestiti dev'essere per legge separato da quello della stessa società di gestione.
Per contro, oggi molti investitori in criptovalute si stanno chiedendo dove siano realmente finiti i loro soldi.
Lo fanno quelli di NFT, ma anche quelli della più nota piattaforma Celsius, che ha “congelato” i prelievi a Giugno prima di dichiarare fallimento, e che deve ai suoi utenti qualcosa come 4,7 miliardi di $.
4,7 m i l i a r d i d i $!!!...
Nel caso di Celsius, una volta che le monete digitali sono trasferite, la piattaforma acquisisce il “titolo di proprietà”, e può quindi utilizzarle come ritiene più opportuno.
5. PURO SENTIMENT
Come ben sai, le criptovalute esistono solo in forma virtuale, non cartacea o metallica.
Chiunque le può creare, e sono in effetti proliferate negli ultimi anni.
Secondo gli esperti del settore, avrebbero addirittura superato quota 20.000 nel mondo.
Aspetto ancora più importante dal punto di vista finanziario, è il fatto che non hanno un valore intrinseco, e sono pertanto esclusivamente soggette ai cambi di sentiment degli investitori.
Ad esempio, un’azione ha un valore intrinseco che è possibile definire analizzando la solidità patrimoniale e la redditività dell’azienda, e questo permette di capire se il titolo è sopra o sottovalutato dal mercato.
Non è possibile, al contrario, stabilire se il prezzo del Bitcoin è giusto per entrarvi o uscirvi, perché mosso unicamente da chi acquista e chi vende.
Non c’è neanche un valore legato alla scarsità, perché chiunque può creare nuove valute digitali in qualsiasi momento, a differenza di quelle ufficiali la cui offerta è controllata dalle banche centrali.
Quando non c’è un reale valore intrinseco, si hanno allora dei movimenti estremi guidati esclusivamente dal sentiment di mercato del momento.
Movimenti che, come vediamo, possono essere anche molto pericolosi.
Curioso di sapere quanti soldi ho investito io in questi anni in criptovalute?
Zero!
Mai pensato di approcciare questo mondo.
Mi sono forse perso qualcosa?
Può anche darsi...ma per il momento, meglio così per quanto mi riguarda...