Nel 2021, Airbus e Boeing hanno consegnato aerei nuovi incassando qualcosa come oltre 53 miliardi di $.
Quanto il prodotto interno lordo annuale del Turkmenistan o dell'Azerbaigian.
Nello stesso periodo hanno registrato nuovi ordini che, ad oggi, hanno un valore complessivo di quasi 63 miliardi.
Un importo totale simile al Pil della Croazia.
Nella prima estate post Covid, milioni di italiani ed europei già si sono imbarcati, o sono prossimi a farlo, per le vacanze estive.
Scioperi e disservizi vari permettendo.
Ma cosa passerà sopra le nostre teste?
Mai come quest'anno, di tutto e di più.
Dal primo Luglio al 30 Settembre, sono previsti oltre 1,7 milioni di decolli dal suolo europeo verso destinazioni continentali ed extra.
273 milioni di posti sono stati messi in vendita.
Oltre la metà di questi sono sugli Airbus A319-320-321, e i Boeing 737.
Sono questi gli esemplari ad essere maggiormente utilizzati in Europa e nel resto del mondo.
Secondo il database di Ch-Aviation, le compagnie possono contare su di un totale di 28.576 velivoli.
Di questi, 22.810 sono in servizio, mentre gli altri 5.766 risultano parcheggiati, ma in gran parte torneranno a volare, in particolare qui in Agosto, quando è previsto il picco degli spostamenti delle persone.
I modelli sono svariati, ma si possono tendenzialmente suddividere in 4 categorie.
I regional turboprop, i più piccoli che coprono distanze nazionali o tra località vicine anche in paesi diversi, e hanno i motori a turboelica.
Fanno parte di questo blocco gli italo-francesi Atr, o i canadesi Bombardier Q400.
Ci sono poi i regional jet come i Bombardier Crj, impiegati anche nelle tratte con pochi volumi giornalieri.
Sullo stesso segmento di mercato si collocano i brasiliani Embraer (nella flotta, ad esempio, di Air Dolomiti, compagnia italiana del gruppo Lufthansa).
C'è poi l'Airbus A220, uno dei punti di forza del colosso europeo dell'aerospazio che piace molto per i suoi finestrini mediamente più grandi, e per il costo operativo inferiore.
E' questo un esemplare ordinato anche dall'italiana Ita Airways.
Si passa quindi al blocco di jet più utilizzati, i narrowbody: quella che si identifica come la famiglia degli Airbus A320 e i Boeing 737.
Sono questi gli aeromobili nei quali ti imbarcherai quasi sempre per raggiungere il Sud Italia, la Sicilia e la Sardegna, la Spagna e il Portogallo, la Grecia e la Croazia.
Non solo nelle versioni classiche, ma anche in quelle più moderne e meno inquinanti.
Questi modelli hanno un numero variabile di sedili, ma tendenzialmente le low cost ne contano al massimo 186, mentre i tradizionali vettori sono meno densificati, anche se tendono sempre più verso il modello a basso costo.
Le rotte intercontinentali sono però ancora in mano ai cosiddetti widebody, aerei a doppio corridoio utilizzati per coprire le distanze più lunghe possibili, che richiedono anche 17-18 ore di servizi non stop.
Si va allora dai Boeing 767 e 777, ai più moderni 787 Dreamliner, dagli Airbus A330 agli A350, fino ai giganti dei cieli, i Boeing 747 (70 metri di aereo, capace di oltre 1.100 km orari di velocità massima, e con 660 sedili a bordo) e gli A380 a due piani
(un aereo lungo 72 metri, capace di raggiungere i 1.185 km l'ora, e con ben 868 sedili a bordo).
Bestioni che stanno però progressivamente sparendo perché costano molto, richiedono molto kerosene (hanno 4 motori), e, vista la stazza, serve un bel pò per riempirli.
I Boeing 777 e 787, o gli Airbus A330 e A350, si trovano queste settimane soprattutto sulle rotte tra Europa e America, mentre gli A380 sono l'aereo di punta di Emirates, e copre i collegamenti con Dubai e con New York.
Ma quanto costano, in conclusione, questi aerei?
Tanto, se l'acquisto riguarda qualche sporadico esemplare.
Molto meno, invece, se la commessa è significativa e l'acquirente solido: gli sconti possono infatti toccare anche il 60-70% sul prezzo di listino.