Da molto tempo volevo dedicare un articolo, all'interno del mio sito, a quello che ritengo sia lo strumento di pianificazione finanziaria per eccellenza, sua maestà ... il PAC!!!
Non potevo allora non iniziarlo con il contratto di investimento proprietario di Benjamin Graham, padre del Value Investing e da tutti considerato come uno dei migliori investitori che sia mai esistito.
Io sottoscritto XYZ mi impegno ad investire € ....,00 al mese, ogni mese, attraverso un piano di investimento automatico, o piano di accumulo, nel seguente fondo comune o portafoglio diversificato: .....
Investirò importi supplementari ogni volta che potrò permettermi di risparmiare del denaro.
Con la presente dichiaro che terrò ciascuno di questi investimenti almeno per il seguente periodo di tempo (che dev'essere di almeno 10 anni dalla data di questo contratto).
Le sole eccezioni consentite ai sensi del presente contratto sono un'improvvisa e urgente necessità di denaro contante, come un'emergenza sanitaria o la perdita del mio lavoro, o una spesa pianificata come il pagamento di un alloggio o tasse.
Firmando qui sotto dichiaro la mia intenzione non solo di rispettare i termini del contratto, ma di leggere di nuovo questo documento ogni volta che mi sento tentato di vendere i miei investimenti.
Questo contratto è valido solo se firmato da almeno un testimone e dev'essere conservato in un luogo sicuro e facilmente accessibile per un futuro riferimento.
Firmato: ..........
Data: ..........
Il testimone: ..........
Ma che cosa si intende quando si parla di PAC o Piano di Accumulo del Capitale?
Il PAC è un piano di investimenti, effettuato solitamente su un fondo comune o un ETF, che permette di accantonare nel tempo, in modo automatico (attivando un rid agganciato al conto corrente) e costante, delle somme, investendole nelle più opportune
soluzioni finanziarie in base ai personali obiettivi di investimento.
Il PAC lavora ed opera in tutte le condizioni di mercato, sia positive quando le borse salgono e guadagnano, sia negative quando invece i mercati scendono e perdono valore, e diversificando temporalmente gli ingressi sui mercati finanziari è un ottimo
strumento di educazione finanziaria.
Il ben noto fenomeno dell'avversione alla perdita spesso induce i risparmiatori a detenere enormi quantità di liquidità in conto corrente, in attesa magari del momento giusto per investire, sfera di cristallo alla mano.
Attendi, attendi!!! ...
Ecco, il PAC è lo strumento migliore e più semplice per iniziare a far lavorare i propri risparmi in qualsiasi contesto in cui si trovino i mercati.
Il PAC risponde quindi all'esigenza di non lasciare accumulare i propri risparmi, tristi e sofferenti, in conto corrente a rendimento zero (o reale negativo considerata l'inflazione).
Ma, al contrario, permette di pianificare con i risparmi stessi degli obiettivi di vita, in maniera tale da destinare la disponibilità finanziaria accumulata nel tempo a futuri utilizzi (cassetti mentali).
Per un risparmiatore privato, ad esempio, il PAC può essere finalizzato al pagamento dei futuri studi dei figli, al futuro cambio della propria automobile, al futuro acquisto di un immobile ...
In caso invece di azienda, ad alcuni clienti aziende ho consigliato di pianificare un PAC per accantonare nel tempo, passo dopo passo, il TFR pregresso dei loro dipendenti non destinato a fondi pensione, oppure per accumulare gradualmente il capitale
necessario ad estinguere un leasing immobiliare...
Svariati e personalizzati possono essere pertanto gli obiettivi del piano di accumulo, a cui generalmente consiglio di dare un nome ben definito (es. piano università Giulio - piano acquisto Audi A4 ...).
Alla sottoscrizione del PAC è possibile scegliere la periodicità dei versamenti (solitamente mensile, bimestrale o trimestrale) e l'importo degli stessi in coerenza con i propri vincoli di bilancio, con il proprio budget personale o familiare.
Consiglio sempre di programmare un accantonamento di un importo sostenibile nel tempo, in modo tale da non trovarsi poi in difficoltà strada facendo.
Se la differenza tra entrate ed uscite finanziarie lo consente, ritengo sarebbe necessario accantonare (e far lavorare ...) tra il 10 e il 30% del proprio reddito mensile.
Il PAC, per essere uno strumento valido, deve avere delle caratteristiche di flessibilità.
Dev'essere possibile fermare l'accantonamento in qualsiasi momento, così come disinvestire totalmente o parzialmente il capitale accumulato senza l'addebito di costi o commissioni da parte della banca, assicurazione o società di gestione del risparmio.
Nel caso poi di buone performance ottenute, con il passare del tempo, sarebbe bene considerare l'eventuale consolidamento dei guadagni, gestendoli eventualmente diversamente, magari con una soluzione di investimento caratterizzata da un rischio sottostante
più contenuto, per proseguire però con il piano di versamenti pianificato in partenza.
Il piano va monitorato e gestito in base agli obiettivi prefissati.
Non va certamente dimenticato e abbandonato a sé stesso!
Il PAC è da parte mia considerato anche come lo strumento di investimento democratico per eccellenza.
Consente infatti di investire ed entrare nei mercati finanziari anche a chi non ha un importante capitale iniziale.
E' inoltre indicato a quegli investitori che tendono ad avere una certa avversione al rischio nell'universo degli investimenti.
Il PAC trova ragione in una sana pianificazione finanziaria, in una regola di comportamento che impone una disciplina costante di risparmio e di investimento conseguente, scoraggiando il disinvestimento al primo capovolgimento di mercato,
anche perché è evidente il vantaggio di acquistare un maggior numero di quote quando i prezzi scendono e si può comprare così "in saldo".
Il PAC consente infatti di mediare nel tempo il prezzo di ingresso nell'investimento, e quindi di trasformare le oscillazioni dei mercati in importanti opportunità.
Bilanciare alti e bassi, entrare sul mercato in modo programmato a prescindere da ciò che accade.
Questi i miei 6 personali consigli per chi intende attivare il suo piano di accumulo:
1 - Inizia il tuo PAC il prima possibile.
Più passa il tempo e più l'interesse composto ti farà guadagnare!
2 - Non risparmiare ed investire periodicamente dopo le spese, ma risparmia ed investi prima delle spese che dovrai sostenere.
Anche Warren Buffet infatti è solito sostenere: non risparmiare ciò che rimane dopo la spesa, ma spendi ciò che è rimasto dopo il risparmio!
3 - Ragiona in un'ottica di lungo periodo.
L'orizzonte temporale minimo del tuo piano di accumulo dovrebbe essere di almeno 10 anni!
4 - Non fermare mai l'accumulo periodico (se possibile ovviamente).
E soprattutto, non ridurre mai la cifra investita e stabilita in partenza.
5 - Presta attenzione ai costi del piano.
Prima di sottoscrivere il contratto e partire con un PAC è bene indagare attentamente sull'architettura dei costi dello strumento.
A quanto ammonta il costo di gestione della soluzione di investimento? Sono previsti dei diritti fissi che impattano sulla rata periodica investita? Sono previsti eventualmente altri costi amministrativi, magari sul versamento iniziale o in caso di rimborso
anticipato del capitale?
6 - Investi preferibilmente a rate in una soluzione azionaria di carattere globale, internazionale.
Potrai così cogliere il beneficio della diversificazione geografica e della ricerca delle opportunità di investimento a livello mondiale.
E' inevitabile.
Saranno le scelte di oggi a determinare il modo in cui vivremo domani.
Anche le scelte più piccole ci portano a costruire il futuro in cui vivremo la nostra vita e quella dei nostri cari.
Bastano piccoli errori o, al contrario, piccole scelte virtuose per cambiare completamente, in una direzione o nell'altra, il nostro avvenire.
E le decisioni più importanti sono spesso quelle legate alle scelte finanziarie e di investimento ...
BUON PAC A TUTTI!
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