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FINANZA COMPORTAMENTALE, i 7 errori tipo dell'investitore.

FINANZA COMPORTAMENTALE, i 7 errori tipo dell'investitore.

Quando, le prime volte, si va a sciare, solitamente si ricorre ad un maestro da sci altrimenti ci si può far male.

Lo stesso sarebbe consigliabile negli investimenti finanziari.

Sempre, in primo luogo, per non farsi del male, sarebbe opportuno avvalersi della professionalità di un Consulente capace di dare il suo supporto e il suo valore aggiunto al cliente investitore nella sua pianificazione finanziaria, PIANIFICAZIONE DI VITA.
La cultura finanziaria si gioca sul fatto di sentire di aver bisogno di aiuto oppure no.
Un pò come la medicina e la prevenzione, occorre sentire il bisogno di fare prevenzione, è una questione culturale.

Il Consulente deve, prima di tutto, correggere gli errori e le scelte comportamentali che il cliente sarebbe tentato di compiere.
I mercati finanziari hanno, per forza di cose, il loro andamento, ma sono spesso i nostri stessi comportamenti a determinare le performance del portafoglio di investimento.
I nostri comportamenti ci costano e spesso fanno danno.

La FINANZA COMPORTAMENTALE è quella branca degli studi economici che indaga i comportamenti dei mercati finanziari includendo nei propri modelli i principi di psicologia legati al comportamento individuale e sociale.
Un misto quindi di economia, finanza e psicologia appunto con l'obiettivo di comprendere i comportamenti dei mercati finanziari in relazione agli schemi di comportamento della società e del singolo individuo.

In sostanza, prima di mettersi alla ricerca dei migliori investimenti da fare, sarebbe opportuno conoscere gli errori assolutamente da evitare.
Vediamo allora assieme i principali errori dell'investitore medio.

- AVVERSIONE ALLE PERDITE
E' questo uno dei comportamenti che maggiormente incide sulle scelte degli investitori.
L'avversione alla perdita si manifesta nelle persone che, avverse al rischio, si tengono fuori da situazioni percepite come rischiose.
L'investitore italiano medio ha generalmente una scarsa propensione al rischio.
Ma spesso è proprio la stessa paura di perdere a far perdere e non guadagnare.
La perdita ha certamente un peso emotivo diverso rispetto al guadagno.
In caso di perdite gli investitori percepiscono infatti un dolore maggiore rispetto al piacere provocato dal guadagno.
Questa paura va superata, con cautela, passo dopo passo, grazie all'informazione e tenendosi lontani dal, sempre rischioso, fai da te.
A meno che tuo non sia Warren Buffett ovviamente ...

- OVERCONFIDENCE
Per overconfidence si intende l'eccessiva sicurezza e fiducia in noi stessi e nelle proprie capacità di giudizio, sopravvalutando così le proprie conoscenze e qualità.
Peccare quindi di presunzione illudendosi di avere il controllo della situazione, senza pensare che esistano fattori del tutto indipendenti dalla propria volontà, con i mercati finanziari spesso in balia di dinamiche del tutto imprevedibili.
Un eccesso di fiducia nelle proprie scelte può portare a concentrare eccessivamente il rischio, operando nei mercati con eccessiva sicurezza, senza quindi un'adeguata diversificazione, con il rischio però di incorrere in potenziali grosse perdite.
L'arroganza, ad esempio, può essere un sintomo di overconfidence.
L'eccessivo ottimismo porta inoltre a sovrastimare la probabilità di esiti favorevoli facendo quindi commettere errori di valutazione nel formulare delle stime.

- EFFETTO GREGGE
Lasciarsi trasportare dal gregge è un istinto naturale di ogni animale sociale.
Solo in poche occasioni può però aver senso seguire la maggioranza.
In vacanza, ad esempio, quando si è indecisi sulla scelta del ristorante o dell'hotel, ha senso rivolgersi alle esperienze dei clienti attraverso TripAdvisor.
Ma quando si tratta di risparmi, seguire il gregge può essere molto pericoloso e si è spesso rivelato uno dei motivi che hanno contribuito alla nascita delle bolle speculative.
Ultimamente è capitato con i Bitcoin.
Tutti ci investivano per sentito dire o perché ci ha investito anche l'amico, il parente, il conoscente.
Al bar tutti, o quasi, trattavano di Bitcoin e tutti erano diventati dei maghi della finanza.
Poi, dai massimi di Dicembre 2017, la perdita è stata fragorosa (attorno al 35%) e nessuno ne parla più.
Conformarsi alle decisioni della maggioranza è spesso una grave debolezza psicologica dell'investitore.
Puntare su determinati strumenti finanziari per pura emulazione, euforia o panico irrazionale, affidandosi a persone che si reputano più esperte o informate, o semplicemente per seguire un trend al posto delle proprie convinzioni ed esigenze personali, spesso si rivela molto pericoloso.
E' proprio l'effetto gregge a spiegare frequentemente le fasi irrazionali dei mercati come le bolle speculative, oppure le vendite selvagge degli investitori che, presi dal panico, si liberano indiscriminatamente di tutti quegli asset finanziari ritenuti, anche a torto, eccessivamente rischiosi, come accaduto tra il 2008 e il 2009 dopo il crack di Lehman Brothers.

- HOME BIAS
La mente, rassicurata, tende a preferire soluzioni di investimento, titoli, che percepisce come conosciuti o familiari.
Questa è stata anche la molla che ha portato molti risparmiatori a investire il proprio denaro nelle banche venete, con le nefaste conseguenze che ben conosciamo.
Succede anche quando siamo all'estero ed entriamo in un supermercato.
Ci sentiamo più tranquilli a comprare prodotti made in Italy perché pensiamo di conoscerli meglio ...
Quando si tratta però di prendere una decisione finanziaria, questo normale processo cognitivo rischia di trasformarsi in una trappola.
Preferire gli investimenti in zone, o settori più vicini al nostro paese, o al lavoro che si svolge, ci fa sentire "a casa" e può dare sicurezza.
E' una visione molto ristretta degli investimenti e della gestione del risparmio e non si tratta di un problema tipico solamente degli investitori italiani.
Occorre considerare che la Borsa Italiana conta circa l'1% di tutte le Borse mondiali, ed è un listino, il nostro, caratterizzato da un peso predominante del comparto bancario.
C'è quindi il mondo fuori dal nostro paese, ed è un mondo pieno di opportunità.
Compra globale, compra diversificando!

- CONTROLLO ASSIDUO DEL PORTAFOGLIO
Controllare continuamente l'andamento degli investimenti è un azzardo per il nostro benessere psicologico e finanziario.
E' dimostrato che coloro che controllano frequentemente il valore del loro portafoglio, e agiscono di conseguenza, tendono ad ottenere performance più basse rispetto a quelli che lo monitorano meno di frequente.
Pensa, da quando esiste l'indice americano S&P500 nel 46,7% dei casi i rendimenti giornalieri hanno avuto il segno negativo davanti.
Poiché gli individui attribuiscono generalmente un maggior peso alle perdite rispetto ai guadagni, in media coloro che controllano il portafoglio sistematicamente tendono a provare un sentimento di dolore e paura.
L'errore più grave per un investitore è quello di movimentare il proprio portafoglio facendosi prendere dall'emotività.
Questo porta a vendere sulla paura, nei momenti in cui non si dovrebbe, e a comprare solo quando i prezzi si trovano vicini ai loro massimi, dopo i periodi di maggior successo.
Mantenere un approccio di lungo termine è l'ingrediente che serve all'investitore per mantenere la giusta rotta e raggiungere così i suoi obiettivi finanziari e di vita.
Gestire i propri risparmi è un pò come cucinare una torta. 
Aprire troppo spesso il forno per controllarne la cottura la fa afflosciare su se stessa ...

- CONDIZIONAMENTO EMOTIVO DEL RIMPIANTO
Il rimpianto è quella sensazione che prova un investitore dopo essersi reso conto di aver fatto la scelta sbagliata, credendo quindi che una decisione diversa lo avrebbe condotto a un risultato migliore.
E' proprio il rimpianto, in caso di bisogno di liquidità, a portare spesso l'investitore a vendere e liquidare in conto l'investimento che in passato si è comportato meglio, tenendo invece in essere quello perdente, deprezzato, e che probabilmente continuerà a perdere.
Questa tendenza si chiama anche disposition effect e trova risposta nel fatto che vendere lo strumento che ha perso valore genera appunto il rimpianto per un'azione, quella della vendita, fatta ormai troppo tardi, prendendo così atto di un errore compiuto.
Procrastinare la vendita della soluzione in perdita allontana così il momento del dispiacere conseguente.
Una volta che le cose sono avvenute si tende a pensare che in fondo si potevano evitare.
Questo, in realtà, non è vero nella vita e non è vero neppure nella finanza.

- ERRORE DI CONFERMA ED ERRORE DI ATTRIBUZIONE
In seguito al primo errore, l'investitore è portato a selezionare le informazioni che confermano il proprio punto di vista, sottovalutando e ignorando invece le informazioni che contraddicono le proprie credenze precostituite, creando così una sorta di censura preventiva.
Il bias di conferma porta così ad una sorta di illusione di validità, aumentando la già vista overconfidence delle persone.
Una volta presa la decisione di investimento, si può invece incorrere nell'errore di attribuzione.
Questo si commette quando ci si attribuisce il merito delle scelte andate bene, incolpando invece gli altri per ciò che è andato male.
L'errore di attribuzione si commette quindi nel post, successivamente alla decisione presa.

Segnati allora questi verbi:
- PREVENIRE
- PIANIFICARE
- NON RAGIONARE EX POST

Gli investimenti e la finanza vanno visti un pò come la nostra vita e gli obiettivi di vita, per commettere meno errori e ridurre l'emotività nelle scelte di investimento.
Ricorda, come già detto, pianificazione finanziaria è innanzitutto PIANIFICAZIONE DI VITA, antidoto contro gli errori.
Certo, la figura di una bravo Consulente al tuo fianco può fare molto per riuscire al meglio in questa pianificazione.